In italiano traduciamo al singolare quello che in realtà è un concetto plurale e questo rende la tradizione in inglese piuttosto insidiosa.
Ogni commercialista sa che il bilancio di una società commerciale comprende una pluralità di dichiarazioni (statements), e la lingua inglese riconosce questo aspetto fondamentale proprio nella terminologia definitoria: "bilancio" deve essere tradotto con financial statements.
Entriamo quindi nel merito delle singole dichiarazioni che compongono il bilancio. Iniziamo dal conto economico (che può tradursi sia con income statement che con profit and loss statement), in cui le voci principali sono ovviamente i ricavi (earnings) e i costi, fino ad arrivare alla determinazione del gross profit (il risultato industriale) e eventualmente anche ad un retained profit (l’utile non distribuito ai soci mediante dividendi). C’è poi lo stato patrimoniale (in inglese, balance sheet) con le sue voci principali ossia gli attivi (assets) e i passivi (liabilities). Infine, ecco le traduzioni anche per il rendiconto finanziario (cash flow statement) e la nota integrativa (explanatory note oppure notes to the accounts).
Non fatevi quindi ingannare dal falso amico balance che traduce il concetto italiano di equilibrio (balance training è una parte fondamentale dell’allenamento di ogni atleta) ma non deve essere mai utilizzato né con riferimento al bilancio di una società commerciale né - e qui mi rivolgo in particolar modo a tutti i giuristi - per l’immagine della "bilancia della giustizia" (per cui la traduzione corretta è the Scales of Justice).
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